Elastica ed infaticabili ,entrano a far parte di un incredibile numero di maccanismi e di apparecchiature. Apparentemente arrendevoli ma sempre pronte a ritornare sulla loro posizione iniziale, le molle hanno davvero un bel caratterino: di fronte ad una qualsiasi sollecitazione sono capaci di ritirarsi o di allungarsi ma, appena passato il momento critico, si prendono subito la rivincita. Oltre all'incredibile numero di applicazioni, che comporta quindi una rivelante varietà di versioni, il loro compito è quasi sempre quello di garantire quella che i tecnici chiamano "corsa di ritorno" : pensiamo ad esempio alle impugnature della nostra cesoia da giardinaggio, che si aprono appena allentiamo la presa. o alle sospensioni degli autoveicoli, che assorbono gli urti provocati dalle irregolarità del fondo stradale. Devono offrire prestazioni molto diverse o, per dirla in altre parole, devono fornire una risposta più o meno energica: quelle incorporate in un buon materasso a molle, ad esempio, devono essere arrendevoli fino in fondo(o quasi),mentre quelle che comandano la chiusura delle valvole di un motore a scoppio devono essere avviamente più pronte, alcune migliaia di volte al minuto. Salvo casi del tutto particolari ,ma non per nulla inconsueti, le molle sono costituite da filo d'acciaio speciale("detto armonico" )avvolto a spirale e si dividono essenzialmente in tre categorie: quelle a compressione, quella a trazione e quella a torsione. Le prime, dovendo accorciarsi sotto lo sforzo, presentano spire più o meno distanziate mentre le seconde, che devono svolgere la funzione inversa, hanno spire vicine e , di solito, mantenute in posizione da un certo" precarico" in modo da offrire, anche all'inizio. un minimo di resistenza. Nelle molle a torsione, infine, le due estremità del filo. lavorano attorno ad un teorico asse che passa per il centro della spirale; nella maggior parte delle applicazioni pratiche un capo rimane fisso e l'altro, spostandosi in avanti, tenta di avvolgere ancor di più la spirale. Gli elementi elementi fondamentali che contribuiscono a determinare le caratteristiche di una molla sono il diametro del filo, quello del corpo e la forma della spirale: a parità di dimensioni esterne sarà più dolce una molla con filo piccolo ma, anche con il filo relativamente robusto, si può ottenere una notevole corsa ed una buona progressione aumentando il diametro delle spire. Giocando sulla forma, infine, si possono ottenere risultati apprezzabili in fatto di elasticità e di escursione: per rendersene conto basta osservare le molle di un vecchio divano, che presentano la caratteristica forma a clessidra. Anche se è teoricamente possibile costruire in proprio le molle, avvolgendo il filo armonico su un tondino montato sul tornio, è assai più semplice ed economico utilizzare le molle in commercio.
Mest Mario.
fonte: Almanacco Far da sé 1997
fonte: Almanacco Far da sé 1997