
Una tecnica molto antica per rivestire con sottili foglie d'oro cornici più o meno elaborate
Sottilissime lamine,impalpabili come le ali di una farfalla,in un materiale preziosissimo,l'oro:anche un far da sè con mani delicate ed abili,con tanta calma e pazienza,può impiegarle per ottenere splendide cornici usando le tecniche di doratori,gioiellieri e miniatori.tecniche molto antiche,ma che garantiscono un risultato di gran pregio.
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Il presente.La doratura viene oggi usata soprattutto per rivestire cornici.Si comincia con la preparazione del fondo,si prosegue con la pennellatura della vernice resinasa e con la successiva applicazione della foglia d'oro e si finisce,talvolta,col processo di invecchiamento.il materiale base (la foglia d'oro o foglietta)è contenuta in piccoli libri con pagine di carta color salmone,su cui sono appoggiate le lamine.Si tratta di un materiale delizioso,che stimola la creatività;può apparire difficile da manipolare perchè prende il volo al più leggero soffio d'aria;lavorandolo bisogna fare attenzione a non sospirare troppo forte per l'impazienza!
La preparazione del gesso.Prima di applicare la foglia d'oro,occorre stendere sulla cornice un fondo di gesso,preparato in modo particolare.In un contenitore si mescolano una colla forte,di origine animale,e un pò d'acqua.Si pone il contenitore in una pentola riempita d'acqua per metà e si fà liquefare il miscuglio a bagnomaria.Si stempera quindi sulla mistura la scagliola,mescolando continuamente fino ad ottenere un impasto leggero e cremoso.Le dosi dei vari ingredienti secondo il grado di durezza che si vuole ottenere,ovviamente aggiungendo più acqua il composto risulta più soffice.
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Le vernici resinose.Il colore,che traspare sotto la duratura dopo l'invacchiamento,è dato dalle vernici resinose che si devono applicare,quando il gesso si è definitivamente indurito,per rendere la superficie più liscia possibile.Queste vernici,denominate"missioni",si trovano in svariati colori;per la cornice illustrata sono stati usati:il giallo,il rosso e il nero.Con un pennello morbido si stende la prima mano di giallo,quindi si applicano due mani di rosso,dando la seconda dopo l'asciugatura della prima.Se desideriamo brunire alcune parti della cornice(nella realizzazione illustrata questa scelta è stata fatta per gli angoli),occorre stendere su di esse la vernice nera e, quando il colorante è quasi asciutto(ma non troppo secco),spazzolarle con un movimento circolare regolare e una pressione decisa ma non eccessiva,al fine di lisciarne accuratamente la superficie e ottenere una patina splendente.Prima di applicare la foglia,è ancora necessario inumidire tutta la superficie co una miscela di acqua e alcool metilico che rimuova ogni traccia di unto.
La doratura.Si solleva con delicatezza la foglia d'oro dal libro,con l'apposita spazzola,e la si appoggia ben distesa sul cuscinetto,dove la si taglia in sezione della cornice.Qui,sempre con la spazzola,si trasferiscono i pezzi,avendo cura di accostarli sovrapponendoli leggermente,in modo che ogni punto della superficie risulti coperto.A questo punto si spazzolano ancora una volta gli angoli,utilizzando il brunitoio,un arnese con un'estremità arrotondata di agata.
L'invecchiamento.Terminata la doratura,se lo si desidera,si può procedere al processo di invecchiamento,che si ottiene strofinando con ovatta imbevuta di alcool metilico la cornice,consumando leggermente l'oro e risvegliando il rosso sottostante.Questa fase,che potrebbe apparire come una sverniciatura,dev'essere eseguita molto cautamente;l'idea è di mantenere la patina d'oro lasciando trasparire,o più esattamente"intuire",il calore del rosso.
Cosa occore.
I materiali:foglia d'oro;scagliola;colla forte(colla di coniglio);vernici resinose(gialla, rossa, nera); alcool metilico; acqua.
Gli utensili:coltello per doratura;cuscinetto di tessuto su cui eseguire il taglio;spazzola,larga e piatta,per doratura,per sollevare e depositare la foglia;pennelli e spazzole soffici a peli di nylon;strofinacci morbidi;carta vetrata a grana media e fine,brunitolo.
Far da sé-Marzo 1991
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